Fallimento: quali sono i prerequisiti?

(Giudice di Pace di Milano, n. 10491/2019 del 28.10.2019)

Il Collegio del Tribunale di Firenze ha confermato (ex plurimis : Cassazione Civile. Sez. I, 16/06/2016, n. 12455) che: il bilancio riporta le condizioni finanziarie della società, e si basa su l’equazione fondamentale: l’attività è costituita dalle passività e dal patrimonio netto inseriti in bilancio così come previsto dall’art. 2424 c.c.; Analizzando il bilancio, il Collegio giudicante può verificare se la società è in grado di soddisfare i creditori o, diversamente, se non è in grado di saldare i debiti contratti; Nell’ultima ipotesi, il Collegio giudicante dichiarerà il fallimento della società.

Nelle motivazioni della sentenza del Tribunale di Firenze viene stabilito che tutti i debiti devo essere presi in considerazione, nonostante la società avesse tentato di convincere i giudici che parte di essi non dovevano essere considerata poiché si trattava di un finanziamento soci.

Quesiti: Quali sono i prerequisiti per la dichiarazione di fallimento di una compagnia che non è in grado di saldare i suoi debiti e versa in uno stato permanente di crisi/insolvenza?

Quali sono i dati che il collegio

giudicante deve verificare per dichiarare il fallimento di una società?

Risposte: Quali sono i prerequisiti per la dichiarazione di fallimento di una compagnia che non è in grado di saldare i suoi debiti e versa in uno stato permanente di crisi/insolvenza? La legge, in questa materia, stabilisce due requisiti, il criterio soggettivo ed il criterio oggettivo. Un imprenditore, in stato di insolvenza, può essere dichiarato fallito (ex art. 5 del Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267). L’imprenditore è soggetto alla procedura fallimentare dietro istanza di uno o più creditori.

L’imprenditore può dimostrare l’insussistenza dei requisiti prescritti dalla legge per evitare la dichiarazione di fallimento. Ai sensi dell’art. 1 (della Legge Fallimentare), l’imprenditore che vuole evitare la dichiarazione di fallimento, deve dimostrare di possedere i seguenti requisiti: Di aver avuto, nei tre anni precedenti la data del deposito dell’istanza di fallimento, un patrimonio netto che non ecceda l’importo di €300.000,00.= annui;

I ricavi della società, negli ultimi tre anni, sono inferiori ad

€200.000,00.=;

L’importo totale dei debiti, anche non scaduti, non deve essere superiore ad €500.000,00.=.

In ogni caso, l’imprenditore non può essere dichiarato fallito, nonostante l’ammontare dei debiti scaduti e non pagati sia inferiore ad €30.000,00.=, ex art. 15 della L.F..

Quali sono i dati che il collegio giudicante deve verificare per dichiarare il fallimento di una società?

Il collegio giudicante deve verificare che all’interno del bilancio l’attivo ed il passivo siano equilibrati per capire se la società sia effettivamente in grado di soddisfare i creditori. La società potrebbe dimostrare di possedere i requisiti che, ex art. 1 L.F., escludono l’assoggettabilità a fallimento.

Il bilancio societario deve essere analizzato senza distinzioni tra i debiti che devono essere bilanciati con l’attivo (inclusi, quindi, i finanziamenti soci), concentrandosi sulla effettiva capacità di soddisfare i propri creditori entro le scadenze pattuite.

Il Collegio giudicante ha, quindi, confermato I principi sopra esposti ed ha dichiarato il fallimento della società.

indietro